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Dopo tanti allestimenti, più di 100 città “toccate” e molti partecipanti, riteniamo sia giunto il momento di tirare le somme e fare un bilancio di questa significativa mole di lavoro.
Perchè la mostra?

La mostra rappresenta uno strumento comunicativo ”aperto”, alla portata di tutti e che, per le sue caratteristiche di semplicità e flessibilità, si adatta alle esigenze di chiunque decida di utilizzarlo sulla base delle proprie disponibilità: infatti gli allestimenti sono normalmente proposti su più giorni, in modo che chiunque possa decidere quando visitarla, per quanto tempo e a quale livello approfondirne i contenuti.

I materiali fotografici ed iconografici, accompagnati dalla parola scritta, permettono una efficace comunicazione. Questo obiettivo, perseguibile anche con altri strumenti considerati, a buona ragione, più moderni e tecnologicamente avanzati, viene in questo caso raggiunto in una forma che potremmo definire “sociale”, senza che il visitatore si isoli. La mostra, infatti, sia che approdi in una grande città o in un piccolo paese, diventa un momento di incontro e confronto fra persone differenti per generazione, collocazione sociale e culture.


Quali i contenuti?
Pagine di storia, in genere ignote o almeno poco conosciute al grande pubblico, che raccontano episodi significativi di resistenza e opposizione operaia contro la barbarie imperialistica del '900:
  • Le conferenze di Zimmerwald e Kiental e l'opposizione alla grande guerra (1915);
  • La guerra civile spagnola (1936—1939);
  • Resistenza operaia a Berlino (1942—1945).

Ringraziamenti

Tutto questo è stato reso possibile grazie al lavoro e alla disponibilità di decine di volontari e appassionati che continuano ad accordarci il loro aiuto per sostenere il nostro impegno a diffondere una maggiore conoscenza delle esperienze della storia della nostra classe, conoscenza indispensabile ad evitare nel futuro di ripetere gli errori del passato. Si ringraziano Istituzioni, Associazioni, Università, Musei, Scuole, Camere del Lavoro che hanno ospitato gentilmente le mostre. Docenti, Giornalisti, Storici, Sindaci, Assessori ed appassionati vari che con il loro contributo volontario hanno sostenuto l'ottima riuscita della mostra.


Centro Filippo Buonarroti