Catastrofi ed Effetti Sociali

"Le catastrofi cosiddette naturali non hanno radici in particolari forme di governo o di psicologia, o di incoltura o di imprevidenza: non sono colpe di individui o di gruppi. Sono catastrofi sociali, inevitabili finché dura l'impero del capitale come lo sono le crisi economiche e le guerre tra Stati. O la vita di questo impero o quella del genere umano: non c'è via di mezzo".

Amadeo Bordiga, I966

Solo il comunismo è la civiltà della vita perché pone come fine del lavoro umano il soddisfacimento dei bisogni della specie e non il profitto individuale; perché libera lo sviluppo delle forze produttive dai limiti angusti posti dalla proprietà privata e dal mercato delle merci. Le catastrofi che oggi la specie umana deve affrontare sono naturali nelle loro cause, ma spesso le loro disastrose conseguenze derivano dall'impossibilità di utilizzare a pieno le risorse che la scienza e la produzione mettono a disposizione.

Lo Tsunami

Dicembre 2004, nell'Oceano Indiano si verifica un violento terremoto che provoca un maremoto con onde anomale alte fino a 15 metri. La catastrofe riguarda tutto il sud est dell'Asia, l'Indonesia, lo Sri Lanka, l'India, la Thailandia, la Birmania, il Bangladesh, le Maldive, e giunge a colpire le coste della Somalia e del Kenya. I commenti giornalistici sottolineano che la stessa catastrofe in Paesi ricchi avrebbe causato un minore numero di vittime, che l'allarme sarebbe stato più tempestivo e i soccorsi più efficienti, esortando le grandi potenze ad intervenire sul piano umanitario verso i più sfortunati.

"Un sistema di preallarme basato su boe oceanlcbe sarebbe costato secondo il Financial Times tra i cinque e i dieci milioni di dollari, mentre la spesa militare nella regione supera i ventisette miliardi. ( ... ) La catastrofe del maremoto nell'Oceano Indiano, con la sua tragica conta che ha superato le duecentomila vite umane perdute, rimanda ai fondamenti della concezione materialistica della storia e della natura. ( ... ) C'è un tempo geologico che si misura in milioni di anni, ed è la scala in cui agiscono le forze fisiche che scuotono la crosta terrestre. C'è un tempo biologico, che è quello della comparsa e dell'evoluzione della vita e della specie umana. E c'è il tempo sociale che ne è specificazione, oggi il tempo del modo di produzione capitalistico: è la dimensione e la scena in cui prendono corpo non le cause ma gli effetti, per l'umanità, di quelle catastrofi naturali dalle origini così remote e inafferrabili. Il materialismo ci dice che sulle cause, quelle forze scandite da milioni di anni, l'umanità non può nulla, salvo conoscere le leggi che le governano e avvicinarsi alla previsione dei loro ejfetfi. Ma su quegli effetti, le potenzialità della scienza e della tecnica sono enormi, se solo le forze produttive che la società ha sviluppato fossero al servizio dell'umanità intera, anziché prigioniere della divisione in classi e del caos capitalistico. La superstizione da vincere non riguarda le forze cieche della natura ma la società umana, che deve arrivare ad applicare la scienza a se stessa. Questo è il compito che il comunismo indica all'umanità intera".

Roberto Casella, Illusioni alla berlina e certezze del marxismo

L'uragano Katrina

Nell'agosto del 2005 gli Stati Uniti vengono colpiti da un violentissimo uragano che devasta vaste zone della Louisiana, dell' Alabama e del Mississippi. Si tratta della più disastrosa catastrofe dal punto di vista economico della storia americana e provoca oltre 1.800 vittime. Intorno alla città di New Odeans il sistema di prevenzione per le inondazioni non funziona in oltre 50 punti differenti. Gran parte degli effettivi della Guardia nazionale che dovrebbe intervenire in simili occasioni sono in Irak.

"Il 29 dello scorso mese di agosto due dighe del Lago Pontchartrain si sono rotte in seguito all'uragano Katrina e il 31 agosto 1'80% della città di New Orleans era sotto 6 metri d'acqua. La città allagata è precipitata nell'anarchia ( ... ) Il luogotenente generale Steuen Blum, capo del bureau della Guardia Nazionale, ha dichiarato che l'invio di migliaia di soldati del Mississippi e della Louisiana in Irak ha rallentato l'opera di soccorso ( ... ) Ciò crea un conflitto tra il ruolo tradizionale regionale della Guardia Nazionale e il suo utilizzo all'estero. L'uragano Katrina evidenzia una sovraestensione nel dispiegamento mondiale delle forze armate americane di terra".

Franco Palumberi, La militarizzazione dello spazio

La catastrofe capitalistica di Fukushima

L'11 marzo 2011 un terremoto, seguito da uno tsunami, si abbatte sul Giappone settentrionale.

"Il sisma, di magnitudo 9 della scala Richter, ha sprigionato una violenza pari a 30.000 Hiroshima. Morti e dispersi sono ad oggi più di 20.000, i senza tetto 500.000. La centrale atomica di Fukushima Daiichi composta da sei reattori è rimasta pesantemente danneggiata. ( ... ) I sismologi giapponesi, scrive l'Economlst, avevano avvertito a gennaio che c'era il 99% di probabilità che un terremoto di magnitudo 8 colpisse la prefettura di Miyagi entro trent'anni. Trent'anni sono un battito per il tempo geologico del pianeta ma sono troppi per il tempo economico delle società per azioni che batte al ritmo dei profitti trimestrali fino alla spremitura completa del capitale investito ".

Lotta comunista, marzo 20II